Concetti attuali nella prevenzione della trasmissione di agenti patogeni attraverso prodotti derivati dal plasma del sangue / per disturbi emorragici.

La sicurezza degli emocomponenti del sangue è stato da sempre un argomento che ha preoccupato la comunità scientifica mondiale e l’adeguamento delle regole per una raccolta e validazione della donazione di sangue ne è una conseguenza logica. Le procedure per una donazione sicura e l’implementazione delle indagini virologiche vanno lette proprio in questa ottica. Ma la trasmissione dei patogeni ancora oggi preoccupa ed alcune delle ragioni sono da ascrivere certamente alla mancanza per alcuni agenti di avere  dei metodi di screening  sensibili/specifici, per altri i metodi sono  poco affidabili ed  per altri, ancora, non è prevista la loro regolare esecuzione.

Sono stati sviluppati metodi di purificazione ed inattivazione allo scopo di ridurre il rischio residuo ma basse concentrazione di agenti patogeni non implica necessariamente un basso livello di rischio per il paziente e quindi il rischio si può solo minimizzare.

Questa recensione offre una panoramica sul livello variabile di rischio patogeno e descrive i metodi di screening attualmente utilizzati per prevenire e/o rilevare la presenza di agenti patogeni in prodotti derivati dal sangue.

Il concetto di sicurezza clinica  del sangue e degli emocomponenti non corrisponde necessariamente al concetto di sicurezza da patogeno; il sangue può essere qualificato come microbiologicamente sicuro solo in riferimento agli agenti infettivi che sono noti e rilevabili.

Stabilire se la presenza di microbi rilevati nel sangue è clinicamente rilevante richiederà ulteriori  studi approfonditi. Va inoltre notato che anche se il rischio di trasmissione di virus rilevabili (quali HIV, HBV e HCV) attraverso trasfusione è notevolmente ridotto, non è altresì vero per alcune  variabili e per altri per i quali non si praticano indagini per la validazione del sangue come: virus del Nilo occidentale, virus Chikungunya, Parvovirus B19, il virus dell’epatite E.

Sarebbe opportuno creare una task force dedicata ad identificare gli agenti patogeni emergenti più rapidamente possibile e migliorare ulteriormente la sicurezza del sangue e dei suoi derivati. Utile appare l’istituzione registri nazionali per la raccolta dei dati che possano confluire in registri internazionali.


Blood Rev. 2015 Jul 20. pii: S0268-960X(15)00059-4. doi: 10.1016/j.blre.2015.07.004. [Epub ahead of print]

Current concepts in the prevention of pathogen transmission via blood/plasma-derived products for bleeding disorders.

Di Minno G1, Perno CF2, Tiede A3, Navarro D4, Canaro M5, Güertler L6, Ironside JW