Pazienti ematologici ed il rischio infezioni trasmesse attraverso l’uso di trasfusioni

Uno studio del 2014 del NHS Blood and Transplant ha indicato che oltre un quarto dei globuli rossi sono stati trasfusi in pazienti con condizioni ematologiche. Per i componenti piastrinici, il numero è più alto. Alcuni gruppi di diagnosi, come le emoglobinopatie, le sindromi mielodisplastiche e alcuni pazienti affetti da patologie oncoematologiche, ricevono più trasfusioni, sia per lunghi periodi, sia più intensamente per periodi più brevi. I pazienti ematologici rappresentano la maggioranza della popolazione politrasfusa. Il rischio di infezione trasmessa da trasfusione (TTI) aumenta con il numero di esposizioni del donatore e le conseguenze del TTI sono spesso più significative negli individui immunodepressi. Storicamente, l’uso di prodotti a base di plasma nei pazienti con disordini della coagulazione ha provocato una trasmissione diffusa del virus dell’epatite B, del virus dell’epatite C e del virus dell’immunodeficienza umana prima dell’introduzione di metodi efficaci di inattivazione e screening virale.


Br J Haematol. 2018 Feb

Haematology patients and the risk of transfusion transmitted infection

Ainley LI, Hewitt PE.