Uno studio retrospettivo nazionale sulla prevalenza dell’infezione da virus dell’epatite E nei donatori di sangue italiani

Abstract

BACKGROUND:

In Europa, l’infezione da virus dell’epatite E (HEV) è principalmente una zoonosi di origine alimentare, ma può anche essere trasmessa per trasfusione di sangue. Di solito è un’infezione lieve e auto-limitata. Tuttavia, le persone immunocompromesse, che sono anche quelle con maggiori probabilità di subire trasfusioni di sangue, possono sviluppare epatite cronica e spesso cirrosi. Poiché questa è una potenziale minaccia per la sicurezza del sangue, abbiamo mirato a indagare la prevalenza dell’HEV nei donatori di sangue italiani.

MATERIALI E METODI:

Abbiamo utilizzato donazioni di plasma raccolte nel 2015-2016 da servizi del sangue (BS) sparsi in tutte le regioni italiane e destinati alla produzione di farmaci derivati dal plasma. I campioni di plasma sono stati testati per IgG e IgM anti-HEV e per HEV RNA usando test validati. Sono stati raccolti i dati riguardanti l’età e il sesso del donatore e la posizione della BS.

RISULTATI:

Sono stati testati un totale di 10,011 campioni di plasma. I tassi di prevalenza di IgG e IgM complessivi sono stati rispettivamente di 8.7 e 0.5%. Nessun campione era HEV RNA-positivo. La prevalenza di IgG era significativamente più alta nei maschi e nei donatori di 44 anni e oltre. La prevalenza di IgG differiva molto secondo la regione. Tassi regionali complessivi superiori al 15% sono stati riscontrati in Abruzzo e in Sardegna, e tassi del 10-15% sono stati riscontrati nel Lazio, in Umbria e nelle Marche. Considerando la prevalenza di IgG secondo la provincia in cui è stata localizzata la BS, sono stati riscontrati tassi superiori al 30% in Sardegna e in Abruzzo. L’età, il sesso e la regione di residenza del donatore erano indipendentemente associati alla positività delle IgG. La sede delle BS ha prodotto una significativa eterogeneità nei tassi di prevalenza all’interno delle regioni.

DISCUSSIONE:

Il tasso di IgG rilevato dell’8,7% in questo studio rappresenta uno dei più bassi tassi di sieroprevalenza riportati tra i donatori di sangue in Europa. I tassi di prevalenza particolarmente elevati in alcune regioni e province possono essere spiegati dalle abitudini alimentari locali e / o dalla contaminazione intensiva ambientale HEV. Prima di prendere in considerazione l’introduzione dello screening HEV RNA per le donazioni di sangue in Italia, è necessario affrontare ulteriori questioni importanti e sono necessari studi incentrati su benefici e costi.


Blood Transfus. 2018 May 4:1-9. doi: 10.2450/2018.0033-18. [Epub ahead of print]

Spada E, Pupella S, Pisani G, Bruni R, Chionne P, Madonna E, Villano U, Simeoni M, Fabi S, Marano G, Marcantonio C, Pezzotti P, Ciccaglione AR, Liumbruno GM