Trasmissione dell’artrite reumatoide attraverso trasfusione di sangue: uno studio di coorte retrospettivo

La lunga fase pre-clinica dell’artrite reumatoide (AR), in cui diversi fattori coinvolti nella sua patogenesi circolano nel sangue periferico, solleva la preoccupazione per una possibile trasmissibilità della AR attraverso la trasfusione di sangue. Tale possibilità è stata suggerita dai modelli murini nei quali gli anticorpi anticitrullina peptide/proteina possono indurre e migliorare l’AR, mentre i fibroblasti-AR-like, le cellule dei sinoviociti possono aggravare ed aiutare a diffondere la malattia nelle articolazioniIn questo studio è stato utilizzato un vasto registro danese/svedese in cui sono state inserite tutte le informazioni riguardanti 1,5 milioni di donatori di sangue e 2,1 milioni di riceventi. Obiettivo della ricerca era 1) indagare la presenza di AR nei riceventi una trasfusione da donatori che hanno successivamente sviluppato una AR; 2) registrare  e quindi raggruppare per sottotipi diversi  i casi di AR presenti in  gruppo di pazienti che hanno ricevuto una trasfusione da un singolo donatore, indipendentemente dallo status, del donatore. Per l’analisi sono stati utilizzati due diversi tipi di approccio.

Tra i 938.942 donatori di sangue inseriti nello studio, 2412 presentavano AR al follow-up. Tra i riceventi sono stati identificati 13.369 pazienti (esposti) che hanno ricevuto almeno una trasfusione da donatori che hanno successivamente sviluppato una AR e 139.470 pazienti (non esposti) che hanno ricevuto invece unità di sangue dai donatori sani al follow-up.

Nel complesso il rischio del ricevente di sviluppare AR non è risultato dipendere dalla presenza di AR nel donatore, dall’età in cui il donatore ha successivamente sviluppato AR o dall’intervallo tra la donazione e la diagnosi di AR del donatoreAllo stesso modo, il rischio di sviluppare un AR in pazienti che avevano ricevuto trasfusioni di sangue da uno stesso donatore non variava né se venivano considerati tutti casi di AR (HR per precedente ricevente con AR, 0,96; IC 95% da 0.86 a 1.07) né se venivano considerati i sottotipi specifici di AR.In conclusione, noi non è stata trovata alcuna prova che l’AR possa essere trasmessa con le trasfusioni di sangue o che ci sia il rischio che questo possa accadere. Questa affermazione è supportata dalla vasta dimensione del campione oggetto di studio e dalla conseguente bassa presenza di fattori confondenti che garantiscono alla ricerca un elevato valore statistico.


Ann Reum Dis 2018, Mar 1 [Epub ahead of print]

Transmission of rheumatoid arthritis through blood transfusion: a retrospective cohort study

Just SA, Rostgaard K, Titlestad K, Edgren G, Erikstrup C, Ullum H, Pedersen OB, Nielsen KR, Askling J, Lindegaard H, Hjalgrim H.