In che modo l’emofilia A influisce sul trattamento con coronarovirus 2 (SARS-Cov-2) della sindrome respiratoria acuta grave: un caso clinico

In questo articolo gli autori descrivono il caso di un paziente emofilico lieve affetto da polmonite da Covid-19 concentrando la loro attenzione su come la presenza dell’emofilia influisca sulla gestione della polmonite da COVID.

Nei pazienti con infezione da Covid -19 sono stati osservati diversi cambiamenti nei parametri della coagulazione in senso protrombotico. Ad oggi, non è del tutto chiaro come COVID-19 possa influenzare i pazienti con disturbi emorragici ereditari. L’anticoagulazione nei pazienti con emofilia è ancora dibattuta, ma in questo caso potrebbe essere necessaria. Viene descritto il    caso di un paziente anziano di 77 anni  affetto da emofilia A lieve ( FVIII 25%) ricoverato per Sars-Cov-2. Al 15 ° giorno di ricovero, il paziente evidenziava una normalizzazione dei livelli di FVIII 140.5% ed elevati livelli di FvWAg 603,8% e FvWRCo 511.2 % oltre ad elevati livelli di d-dimero 4075  ug/L   e  IL-6 633 ng/L  Immediatamente è stata avviata una profilassi antitrombotica con eparina a  basso pm in  un dosaggio profilattico. Anche se sono necessari molti più dati per accertare il reale rischio trombotico di emofilia A nei pazienti COVID-19, è chiaro che FVIII e vWF devono essere monitorati al fine di stabilire se necessaria o meno una terapia sostitutiva ai fini  di avviare prontamente un trattamento adeguato ed evitare l’insorgenza di eventi tromboembolici, anche fatali, che causano molti decessi nei pazienti COVID-19.


Sito: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/ / Data: Novembre 2018

Titolo: How haemophilia A impacts severe acute respiratory syndrome coronarovirus 2 ( SARS-Cov-2) treatment: a case report

Autori:Ezio Zanon, Samantha Pasca, Elena Campello, Luca Spiezia, Roberto Vettor, Paolo Simioni

Rivista: Journal of Thrombosis and Thrombolysis 2020 Nov;50:795-798