Malattia di Coronavirus 2019: Coronavirus e sicurezza del sangue. Necessità di misure adeguate per evitare la trasmissione del virus tramite trasfusioni di sangue

Con lo scoppio della polmonite sconosciuta a Wuhan, in Cina, nel dicembre 2019, un nuovo coronavirus, la sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus 2 (SARS-CoV-2), ha suscitato l’attenzione di tutto il mondo. L’attuale epidemia di infezioni da SARS-CoV-2 è definita malattia di Coronavirus 2019 (COVID-19). L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato COVID-19 in Cina come un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. Altre due infezioni da coronavirus – SARS nel 2002-2003 e Sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) nel 2012 – hanno entrambe causato una grave sindrome respiratoria nell’uomo. Tutte e 3 queste malattie infettive emergenti che portano a una diffusione globale sono causate da β-coronavirus. Sebbene i coronavirus di solito infettino il tratto respiratorio superiore o inferiore, è comune lo spargimento virale nel plasma o nel siero. Pertanto, esiste ancora un rischio teorico di trasmissione di coronavirus attraverso la trasfusione di prodotti sanguigni labili. Poiché si riscontrano sempre più infezioni asintomatiche tra i casi di COVID-19, sono emerse considerazioni sulla sicurezza del sangue e sui coronavirus soprattutto nelle aree endemiche. In questa recensione, evidenziamo come in Cina la maggior parte dei centri ematici o delle banche del sangue abbia  adottato le seguenti misure durante l’attuale epidemia: (1) misurare la temperatura corporea prima della donazione di sangue; (2) ulteriori domande nel questionario sullo screening dei donatori in merito al fatto che il donatore o i relativi familiari presentino sintomi correlati, abbiano viaggiato in aree con trasmissione locale di SARS-CoV-2 (provincia di Wuhan o Hubei) entro 28 giorni o siano donatori ad alto rischio; (3) richiamare tutti i donatori di sangue e chiedere ai donatori e alla loro famiglia le loro condizioni fisiche attuali dopo la donazione; e (4) il richiamo di prodotti sanguigni non trasfusi da donatori infetti.  Inoltre il Wuhan Blood Center e tutte le banche del sangue nella provincia di Hubei hanno iniziato a testare l’RNA SARS-CoV-2 da donazioni di sangue dal 10 febbraio. Se queste misure saranno sufficienti solo un monitoraggio assiduo nel tempo ci fornirà la corretta risposta.


Fonte

Chan L., Yang Y, Wang L

Transfusion Medicine Review 2020