2020 Aggiornamenti sui Trials clinici: Innovazioni nella terapia dell’Emofilia

In questo articolo gli autori presentano una esaustiva panoramica sugli studi clinici in corso nel campo dell’emofilia. Attualmente i trial clinici  sono focalizzati sull’uso di Fattori a emivita prolungata, su farmaci che modificano l’equilibrio fra proteine pro- e anticoagulanti e sulla terapia genica. La disponibilità di concentrati di fattori della coagulazione e la profilassi primaria hanno drasticamente migliorato lo stato di salute dei pazienti emofilici ma ancora numerose sono le barriere che impediscono un impiego estensivo della profilassi.  Con questa revisione gli autori si propongono di fornire una panoramica sugli studi clinici di recente completati e sui dati preclinici emergenti da altri studi. Anche se la terapia sostitutiva, sia in profilassi che on demand è ampiamente disponibile, di fatto rimane onerosa a causa della somministrazione costante e della frequenza di infusioni necessarie per mantenere un livello di fattore almeno  dell’1-3%. Nei piccoli pazienti, per giunta, la presenza di un difficile accesso venoso, comporta spesso la necessità di impiegare cateteri centrali che, anche se talora insostituibili, sono associati a una miriade di altre complicazioni.  Non bisogna infine trascurare il rischio dello sviluppo di inibitori. La variabilità nella struttura dei farmaci e della loro funzione, la variabilità delle opzioni di somministrazione tra i diversi prodotti e i diversi profili di rischi/benefici devono essere alla base nell’identificazione della  strategia terapeutica/profilattica  più adatta per ogni  paziente. Inuovi concentrati di FVIII modificato certamente ridurranno il numero di infusioni.  La via sottocutanea semplificherebbe l’onere della somministrazione, ma potrebbe comportare un aumento dell’immunogenicità. Sia le terapie sostitutive che quelle di riequilibrio (fra attività pro- e anticoagulanti) pongono sfide nel  monitoraggio e nella scelta dei test da utilizzare.  Una ulteriore standardizzazione dei test globali di emostasi, compresi il test di generazione della trombina e la tromboelastografia potranno essere utili in particolare con queste nuove terapie.  Il rischio trombotico, connesso all’impiego delle terapie di riequilibrio è oggetto di grande attenzione confermando  che la coagulazione è più complessa di un semplice bilanciamento fra proteine. Il tema della terapia genica è promettente soprattutto per l’Emofilia B. I  programmi multi-trial dimostrano efficacia e sicurezza almeno a breve e medio termine per la maggior parte dei partecipanti e una diminuzione relativa dell’uso di fattori. La variabilità dell’espressione genica ha creato una certa incertezza e la durata della risposta e la sicurezza a lungo termine richiedono un monitoraggio costante e attento. Alcuni autori si chiedono se la terapia genica fornirà un trattamento a lungo termine (ad es. 10 anni) o se invece per tutta la vita, meta che attualmente non è ancora raggiunta.  Attualmente, la terapia genica è disponibile solo per gli adulti e l’inizio della terapia preventiva è maggiormente efficace quando è istituita precocemente. Sfide legate alla sicurezza, alla durata e alle considerazioni etiche nella popolazione pediatrica richiedono un attento esame prima di procedere con sperimentazioni cliniche in particolare nei bambini più piccoli. In conclusione, a parere degli autori, il futuro si presenta luminoso per tanti pazienti anche se queste terapie impongono attente considerazioni sulla sicurezza e richiedono un attento monitoraggio.  L’articolo è corredato da alcune tabelle molto interessanti che meritano di essere consultate attraverso la lettura dell’articolo in extenso.

Terapie studiate per prolungare l’emivita dei fattori della coagulazione, modificare l’equilibrio fra proteine pro- e anticoagulanti e la terapia genica dominano il panorama dei trial clinici sull’emofilia. La disponibilità di concentrati di fattore della coagulazione e la profilassi primaria hanno drasticamente migliorato lo stato di salute dei pazienti emofilici, ma il peso della terapia rimane ed esistono notevoli e numerose barriere per l’impiego estensivo della profilassi.  Con questa revisione gli autori si propongono fornire una panoramica studi clinici completati più di recente e sui dati preclinici emergenti da altri studi


Am J Hematol. 2021 Jan;96(1):128-144

2020 Clinical Trials Update: Innovations in Hemophilia Therapy

Autore/i Croteau S.E., Wang M., Wheeler Al.P.