Caratteristiche genotipiche e fenotipiche di escherichia coli coinvolte in infezioni batteriche trasmesse per trasfusione: implicazioni per strategie preventive

Le infezioni batteriche trasmesse per trasfusione (TTBI) sono le principali complicanze infettive residue delle trasfusioni. Escherichia coli e concentrati piastrinici (PLT) possono essere associati epidemiologicamente, portando a gravi, se non letali, TTBI. Sono state studiate le ragioni genotipiche e fenotipiche di questa combinazione clinicamente deleteria. DISEGNO E METODI DI STUDIO: è stata studiata una serie francese di ceppi di E. coli relativi a sei episodi indipendenti di TTBI. Sono state considerate le loro diverse caratteristiche fenotipiche e genotipiche. RISULTATI: E’ stato evidenziato un processo di selezione di ceppi virulenti altamente extraintestinali, principalmente appartenenti al filogruppo B2, adattati all’ambiente ostile (alta concentrazione di citrato e un effetto battericida del siero) di concentrati piastrinici per aferesi (PC). Rispetto ai controlli, i ceppi di E. coli TTBI sono cresciuti più velocemente nei PC grazie alla capacità superiore di catturare il ferro. Le prestazioni di crescita in vitro erano altamente compatibili con le condizioni di vita reale del prodotto derivato dal sangue, comprese le condizioni di conservazione e i ritardi. La consistente resistenza sierica dei ceppi TTBI promuove la loro sopravvivenza sia nel sangue del donatore che del ricevente e nei PC.  CONCLUSIONI: Questo studio ha evidenziato che i ceppi di E. coli responsabili del TTBI presentano tratti molto specifici. Appartengono ai filogruppi patogeni extraintestinali e hanno una elevata virulenza intrinseca. Possono essere resistenti al complemento, catturare il ferro e crescere nei PC raccolti per aferesi. Questi risultati supportano quindi il rafforzamento delle informazioni sulla post-donazione.

 


Transfusion. 2018 Aug

Genotypic and phenotypic characteristics of Escherichia coli involved in transfusion-transmitted bacterial infections: implications for preventive strategies

Desroches M, Clermont O, Lafeuillade B, Rodriguez C, Darty M, Royer G, Bouvet O, Ounnoughene N, Noizat-Pirenne F, Denamur E, Decousser JW.