Clinical Trials Update 2017: Innovazioni nella terapia dell’emofilia

Oltre alla strategia di ottimizzazione della terapia sostitutiva ed in attesa di progressi sensibili nel campo della terapia genica, le nuove opzioni terapeutiche per l’emofilia includono da un lato il rimpiazzo della funzione del fattore carente, e non più della proteina, dall’altro lato l’alterazione, con varie modalità, dell’equilibrio tra proteine pro ed anticoagulanti. Queste terapie, se si dimostreranno di successo, anche tenuto conto della somministrazione non endovenosa e del più lungo intervallo tra le somministrazioni, potranno completamente sostituire la terapia sostitutiva a base di concentrati di fattore.

Si è già parlato di ACE910 o emicizumab; si tratta di un anticorpo monoclonale con doppia specificità per  FIXa e FX e per questo sostitutivo della funzione del FVIII, a somministrazione sottocutanea ogni 4-5 settimane, utilizzabile  in emofilici A con e senza inibitore. Un altro approccio possibile è rappresentato dal blocco della via dell’inibitore del Tissue Factor (TF) per mezzo di anticorpi monoclonali ed aptameri. E’ inoltre disponibile il fitusiran, anch’esso somministrabile per via sottocutanea, la cui funzione consiste nella distruzione degli mRNA per la sintesi di ATIII, con effetto antiemorragico dimostrato dalla sensibile riduzione di ABR e senza apparentemente incremento significativo degli eventi tromboembolici.


Am J Hematol. 2016 Dec;91(12):1252-1260. doi: 10.1002/ajh.24543. Epub 2016 Oct 3.

2017 Clinical trials update: Innovations in hemophilia therapy.

Hartmann J, Croteau SE.