Emofilia A acquisita: Un aggiornamento sulla eziopatogenesi, diagnosi e trattamento

L’emofilia acquisita A (AHA) è un raro disturbo emorragico causato da autoanticorpi inibitori contro il fattore VIII (FVIII). È una malattia che colpisce più comunemente gli anziani, ma è stato osservato anche nei bambini e nel periodo post-partum. L’AHA è idiopatica nel 50% dei casi ed è associata a malattie autoimmuni, neoplasie e infezioni nel restante 50%. Recentemente, è stata studiata l’associazione tra AHA, vaccinazione COVID-19 e infezione. La mortalità nell’AHA è stimata al 20% tra i pazienti di età superiore ai 65 anni e quelli con tumori maligni sottostanti.  La gestione dell’AHA ha due obiettivi principali: controllare il sanguinamento attraverso il raggiungimento di un’emostasi adeguata e l’eradicazione dell’inibitore. Durante la gestione del sanguinamento, occorre adoperarsi per eradicare l’inibitore poiché il paziente rimane a rischio significativo di sanguinamento se l’inibitore permane. Ci sono molte opzioni per trattare il sanguinamento e per eradicare l’inibitore. In questo articolo viene riportata una rassegna sulle diverse opzioni. La diagnosi rapida e il pronto trattamento delle emorragie sono fondamentali ma purtroppo le diagnosi AHA sono spesso ritardate della mancanza di riconoscimento di questa rara malattia da parte dei medici non esperti in materia. A ciò si aggiunga che alcuni pazienti sono asintomatici e il riscontro di un allungamento isolato del tempo di tromboplastina parziale (aPTT) è occasionale nel corso dell’esecuzione di esami di routine.  Le manifestazioni cliniche non sempre sono correlate al livello di FVIII e al titolo dell’inibitore. A causa della diversa cinetica del FVIII tra l’emofilia acquisita (non lineare) e l’emofilia congenita (lineare), il livello di inibitore può non correlare con il suo effetto. Tuttavia, dopo una valutazione clinica, un aPTT prolungato con PT nella norma è spesso la prima indicazione di AHA, anche in pazienti senza sanguinamento o che non hanno anamnesi personale o familiare per patologie dell’emostasi. La diagnosi deve essere confermata da analisi di laboratorio.

In caso di emorragia le linee guida internazionali suggeriscono che si intervenga il più rapidamente possibile con agenti bypassanti, come il Complesso Protrombinico Attivato (aPCC) o il FVII ricombinante attivato o con FVIII porcino ricombinante.

L’impiego del concentrato di FVIII è limitato in pazienti con titoli bassi di inibitori. L’obbiettivo dell’eradicazione degli anticorpi può essere perseguito mediante immunosoppressione. Le linee guida raccomandano che i pazienti ricevano una terapia immunosoppressiva immediatamente dopo la diagnosi al fine di eliminare gli inibitori e normalizzare i livelli del FVIII. L’immunosoppressione di prima linea di solito si basa su gli steroidi da soli o in associazione con ciclofosfamide, anche se rituximab è sempre più usato da solo o in combinazione con altri farmaci.

Più di recente è stato proposto emicizumab, anticorpo monoclonale ricombinante che mima la funzione del FVIII, per la prevenzione di sanguinamento dopo un primo episodio acuto e, in alcuni casi, anche nel trattamento acuto.

 

L’emofilia acquisita A (AHA) è un raro disturbo emorragico causato da autoanticorpi inibitori contro il fattore VIII (FVIII). La diagnosi rapida e il pronto trattamento delle emorragie sono fondamentali ma purtroppo le diagnosi AHA sono spesso ritardate a causa della mancanza di riconoscimento di questa rara malattia da parte dei medici non esperti in materia. In caso di emorragia le linee guida internazionali suggeriscono che si intervenga il più rapidamente possibile con agenti bypassanti, come il Complesso Protrombinico Attivato (aPCC) o il FVII ricombinante attivato o con FVIII suino ricombinante. L’obbiettivo dell’eradicazione degli anticorpi può essere perseguito mediante immunosoppressione. L’immunosoppressione di prima linea di solito si basa su steroidi da soli o in associazione con ciclofosfamide, anche se rituximab è sempre più usato da solo o in combinazione con altri farmaci.


Fonte:

Diagnostics 2023, 13, 420

Acquired Hemophilia A: An Update on the Etiopathogenesis, Diagnosis, and Treatment

Autore/i: Ezio Zanon