L’interazione ADAMTS13-Fattore von Willebrand nei pazienti COVID 19

La marcata ipercoagulabilità e l’alterazione dell’endotelio sono caratteristiche della malattia da COVID19, in cui è stato costantemente segnalato un alto tasso di tromboembolia a livello venoso, in particolare nei pazienti con la forma grave della malattia  tale da richiedere  cure intensive. Più recentemente, è emersa anche l’ipotesi di considerare la trombosi microvascolare polmonare come un driver di peggioramento.

I risultati di dieci autopsie eseguite su pazienti deceduti per COVID-19 hanno dimostrato danni alveolari diffusi, con aggregati di CD4+ intorno alle trombosi dei piccoli
vasi associata ad una significativa emorragia. È interessante notare che, mentre è stata trovata la prova di microangiopatia trombotica nei polmoni, le arterie polmonari all’ilo erano privo di trombi. In tutti i casi, trombi ricchi di piastrine erano presenti nei piccoli vasi del parenchima periferico e dei capillari alveolari.

Mentre il vVWF svolge un ruolo centrale nell’emostasi primaria, in quanto media l’adesione delle piastrine al sottoendotelio, oltre ad essere un marker di attivazione endoteliale, ADAMTS13 (metalloproteasi coinvolta nel clivaggio dei multimeri del vWF) svolge una funzione regolatoria. Infatti, livelli ridotti di
questa metalloproteasi, per esempio, sono stati segnalati per essere un fattore di rischio di trombosi in pazienti con ictus ischemico e infarto miocardico. Il deficit di ADAMTS13 è alla base della Porpora Trombotica Trombocitopenica.

In questo articolo gli autori descrivono i risultati della loro ricerca finalizzata ad investigare il meccanismo di progressione delle citate microtrombosi.

A tal fine hanno provveduto al dosaggio di: vWF Antigene (vWF:Ag), vWF Rstocetin-cofactor (vWF:RCo), Multimeri del Fattore vW, propeptide vWF (vWFpp) ed attività di ADAMTS13 in uno studio trasversale su 50 pazienti stratificati sulla base della gravità delle loro  condizioni cliniche al ricovero:

  • Bassa: Ossigenazione ad alto flusso attraverso nasocannula (HFNC)
  • Media: Ventilazione meccanica a pressione positiva (CPAP)
  • Alta: Ventilazione meccanica (VM)

Gli autori hanno rilevato che vWF:AG, vWF:Rco e vWFpp erano incrementati parallelamente con l’incremento dell’intensità di cura necessaria. Al contrario i rapporti tra i multimeri ad alto e basso peso molecolare risultavano progressivamente ridotti così come il livello di attività dell’ADAMTS13 che passava da 82 UI/dl nei pazienti a bassa intensità di cura a 62 e 55 UI/dl nei pazienti necessitanti del livello intermedio ed alto dell’intensità di cura.

Sulla base di questi risultati gli autori concludono che il forte squilibrio fra vWF:AG e ADAMTS 13 potenzia lo stato di ipercoagulabilità dei pazienti con COVID-19 e quindi il rischio di microtrombosi. Pur riconoscendo i limiti dello studio, legato alla modesta numerosità dei casi studiati, gli autori ritengono di aver identificato nuovi potenziali marcatori della gravità della malattia e di aver fornito ulteriori prove
per sostenere la microtrombogenesi infiammatoria nei pazienti con grave infezione da COVID-19.
In conclusione, i dati non suggeriscono un errata interazione VWF-ADAMTS13 ma
piuttosto uno squilibrio quantitativo tra il substrato e l’enzima.

La marcata ipercoagulabilità e l’alterazione dell’endotelio sono caratteristiche della malattia da COVID, in cui un alto tasso di tromboembolia a livello venoso è stato costantemente segnalato, in particolare nei pazienti con la forma grave della malattia  tale da richiedere  richiedere cure intensive. Più recentemente, è emersa anche l’ipotesi di considerare la trombosi microvascolare polmonare come un driver di peggioramento della malattia. In questo articolo gli autori descrivono i risultati della loro ricerca finalizzata ad investigare il meccanismo di progressione di tali microtrombosi e concludono che il tutto gli elementi del sistema vWF-ADAMTS13 potrebbero essere utilizzati come marcatori di gravità della malattia.


J Thromb Haemost. 2021 Feb;19(2):513-521

Titolo: The ADAMTS13-von willebrand factor axis in covid-19 patients

Autore/i: Mancini I., Baronciani L., Artoni A., Colpani P., Biganzoli M.,Cozzi G.,Novembrino C., Boscolo Anzoletti M., De Zan V., Pagliari M.T., Gualtierotti R., Aliberti S.,Panigada M.,  Grasselli G.,Blasi F.,Peyvandi F.