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Nuove specie e misure preventive per la zanzara del Virus Zika

Mentre si continuano a registrare nuovi casi d’infezione da Zika virus (ZIKV) in America Latina e casi ancora sporadici in Europa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) invita ad adoperare tutte le strategie disponibili contro la zanzara del Virus Zika suo insetto vettore, la cui precisa identificazione ha importanti implicazioni nel controllo dell’infezione.

Lancet Infectious Diseases rivela più specie di zanzara per virus zika

Nel numero del 4 febbraio 2016 di “Lancet Infectious Diseases” viene dettagliatamente indagata la competenza vettoriale di più specie di zanzara responsabile del virus Zika potenzialmente coinvolte nella sua trasmissione. Precedenti casi di malattia da ZIKV si registrano in Micronesia nel 2007 e nella Polinesia Francese nel 2013, ove viene riportata per la prima volta la sindrome di Guillan-Barrè come complicanza neurologica dell’infezione. In Brasile, l’infezione da ZIKV inizia a circolare nel 2014, successivamente associata a casi di microcefalia.

Sono più di 10 gli esemplari di zanzara responsabili del Virus Zika

Il primo isolamento di campioni di zanzara di Virus Zika, risale al 1948 e riguarda la specie “Aedes africanus”. Successivamente gli studi che hanno investigato la capacità vettoriale per ZIKV hanno trascurato altre specie di zanzara del Virus ZIka come la “Culex”, assai presente nelle aree tropicali dove il virus si è diffuso e che ha trasmesso altri “arbovirus” strettamente correlati allo ZIKV, come il virus “West Nile”.
Faye e collaboratori riportano una lunga lista di zanzare dalle quali il Virus Zika è stato isolato includendo:

  • specie di “Aedes“;
  • Anopheles coustani“.

Diallo e colleghi evidenziano con tecniche di biologia molecolare la presenza di 10 specie di zanzara nel Virus Zika, del genere:

  • “Aedes”;
  • “Mansonia uniformis”;
  • “Anopheles coustani”;
  • “Culex perfuscus”.

Sottovalutare le nuove specie di zanzare può essere un errore

Probabilmente, queste differenti specie di zanzara contribuiscono al ciclo zoonotico di trasmissione del Virus Zika, seppur il semplice ritrovamento di un virus in una zanzara non la ‘incrimina’ come vettore, dovendo essere soddisfatte condizioni che consentono l’acquisizione del patogeno, il suo mantenimento e la trasmissione ad altri ospiti. Considerando la sua particolare adattabilità, si potrebbe coinvolgere altre specie di zanzara per la trasmissione urbana del Virus Zika, oltre alla specie ‘Aedes Aegypti’ che si presume suo vettore principale. Puntare l’attenzione su quest’unica specie appare troppo semplicistico in aree dove diverse ne coesistono e potrebbe essere catastrofico se per alcune fosse confermato un ruolo importante nella diffusione del virus.

Le misure preventive dell’OMS per combattere la zanzara del Virus Zika

Le raccomandazioni attuali suggerite dall’OMS si rivolgono all’utilizzo di:

  • insetticidi, soprattutto all’alba ed al tramonto;
  • distruzione dei siti potenzialmente utilizzabili per la deposizione delle uova;
  • ricorrere all’ingegneria genetica, utilizzando zanzare geneticamente modificate in modo che la loro prole muoia prima di raggiungere l’età della riproduzione;
  • rilasciare nell’ambiente zanzare rese sterili da basse dosi di radiazioni ionizzanti, tecnica quest’ultima già adoperata in passato dall’International Atomic Energy Agency per controllare gli insetti infestanti;
  • infettare le zanzare con il batterio Wolbachia, che impedirebbe alle uova di schiudersi (strategia già utilizzata contro la Dengue).

Oltre alla puntura di zanzara come trasmissione indiretta del Virus Zika, vengono riconosciuti casi di trasmissione sessuale e verticale quindi, è sottolineata l’importanza dell’utilizzo del condom per 28 gg in chi viaggia nelle aree ad alta circolazione del virus e per sei mesi nei soggetti infetti, considerata la persistenza del virus nello sperma per almeno 2 mesi.


Lancet Infect Dis. 2016 Feb 4. pii: S1473-3099(16)00073-6. doi: 10.1016/S1473-3099(16)00073-6. [Epub ahead of print]

Identification of Zika virus vectors and implications for control.

Ayres CF.