Zika virus: danno oculare come possibile conseguenza del potenziale neurotropismo virale

Gli spostamenti dell’uomo e degli insetti tra continenti hanno avuto come risultato la disseminazione di infezioni, precedentemente remote, nelle parti più popolate del mondo. Nel recente passato l’infezione da ‘West Nile’ virus si è spostata da Israele a New York, ove ha decimato la popolazione di uccelli, e, successivamente, ha attraversato gli Stati Uniti, determinando patologie neurologiche e lesioni retiniche nell’uomo. Attualmente, l’infezione da Zika virus (ZIKV) è implicata come la causa emergente di un’epidemia di microcefalia, inizialmente in Brasile ed ora  in altre parti dell’emisfero occidentale. Lo ZIKV è stato identificato, attraverso metodiche di amplificazione del genoma virale (RT-PCR, Reverse Transcription – Polymerase Chain Reaction), nel liquido amniotico di gestanti brasiliane con diagnosi ecografica di microcefalia prenatale e studi di registro stanno cercando di confermare la correlazione etiologica tra l’infezione virale e la microcefalia. Si ritiene che milioni di brasiliani siano stati infettati dal virus, che si sta rapidamente diffondendo nelle Americhe. E’ trasmesso primariamente dalla zanzara ‘Aedes aegypti’, sebbene la trasmissione sessuale sia stata, pur raramente, descritta e diverse altre vie secondarie di trasmissione siano state ipotizzate (link). L’infezione è raramente aggressiva, manifestandosi tipicamente come una febbre di breve durata, con un rash non specifico ed artralgie, o può essere completamente asintomatica.

Le manifestazioni oftalmologiche dell’infezione congenita da ZIKV non sono state ancora ben documentate, commentano Jampol e Goldstein nell’articolo pubblicato su JAMA Ophthalmology dello scorso 9 Febbraio. Una segnalazione iniziale riporta 3 neonati brasiliani con microcefalia e presunta infezione intrauterina da ZIKV con pigmento maculare a mosaico e perdita del riflesso foveale ed, in uno dei casi, una ben definita atrofia maculare. La segnalazione di de Paula Freitas e colleghi sullo stesso numero della rivista indica lo ZIKV come possibile causa di cicatrici corio-retiniche e di altre anomalie oculari in infanti con microcefalia recentemente nati in Brasile. L’infezione che causa microcefalia e lesioni retiniche tipicamente ha luogo durante il primo o secondo trimestre di gravidanza. Nella serie di 29 casi diagnosticati tra i neonati riferiti al Centro specialistico oftalmologico di Salvador in Brasile nel solo mese di dicembre 2015, quasi l’80% delle madri ha riportato sintomi congruenti con l’infezione da ZIKV, soprattutto nel primo trimestre. Le anomalie oculari presenti in 10 dei 29 infanti esaminati (35%) sono state bilaterali in 7 dei 10 e comprendevano aggregati pigmentari nel polo posteriore ed aree di circoscritta atrofia corio-retinica; inoltre, in uno dei neonati si manifestava un coloboma dell’iride e la sublussazione del cristallino (sebbene non in definita relazione con lo ZIKV). Quanto osservato mostra analogie con l’incremento della diffusione del ‘West Nile’ virus, che fu associata a casi di uveite e corioretinite, con simile trasmissione transplacentare. La diagnosi differenziale delle lesioni corio-retiniche include molte altre infezioni, come toxoplasmosi, citomegalovirus, rosolia, herpes simplex e sifilide, comunque facilmente escludibili con test neonatali. Alla luce dei dati che vanno raccogliendosi, si consiglia, dunque, un accurato esame oftalmologico almeno in tutti i neonati con microcefalia, anche se non appare ancora chiaro se i disturbi corio-retinici ed oculari in genere possano prescindere dalla stessa microcefalia.


 

Zika Virus Infection and the Eye

Jampol LM, Goldstein DA. JAMA Ophthalmol. 2016 Feb 9. doi: 10.1001/jamaophthalmol.2016.0284. [Epub ahead of print]

Ocular Findings in Infants With Microcephaly Associated With Presumed Zika Virus Congenital Infection in Salvador, Brazil.

de Paula Freitas B, de Oliveira Dias JR, Prazeres J, Sacramento GA, Ko AI, Maia M, Belfort R Jr. JAMA Ophthalmol. 2016 Feb 9. doi: 10.1001/jamaophthalmol.2016.0267. [Epub ahead of print]